Storia e Storie
Il territorio dei Monti Prenestini e della Valle del Giovenzano comprende un’area di circa 300 kmq, caratterizzata da paesaggi incantevoli, da monumenti naturalistici, artistici e archeologici di notevole pregio.
Questi luoghi sono stati contraddistinti da vicende importanti che hanno segnato la storia dei piccoli borghi che caratterizzano l’intera area, storia legata indissolubilmente o ai monaci benedettini di Subiaco (come Bellegra e Roiate in particolar modo) o a diverse famiglie nobili come quella dei Caetani, dei Conti (Poli), dei Borgia, dei Carafa, degli Orsini (Castel Madama e Saracinesco), degli Annibaldi, dei Barberini, ma quelle che più di tutte hanno lasciato un segno importante in questi territori sono la famiglia Colonna, soprattutto per l’area dei Monti Prenestini e i Theodoli per quella del Giovenzano.
La storia della famiglia Colonna, che una leggenda fa risalire sino alla gens Iulia, inizia con Pietro Colonna, figlio di Gregorio II conte del Tuscolo, vissuto durante il pontificato di Papa Pasquale II (1099-1118), che prese l’appellativo di Columna, ereditando dal padre nel XI secolo d.C. i territori compresi nei possedimenti della signoria del Tuscolo, gli attuali Monte Porzio Catone, Zagarolo, Palestrina e Colonna, a cui diede il suo nome e dove fece costruire il suo primo castello. Nel tempo la famiglia ottenne altri feudi nella campagna romana annettendo anche Casape, San Gregorio da Sassola, Gallicano nel Lazio, Castel San Pietro Romano, Rocca di Cave, Capranica Prenestina, Cave, Genazzano, Olevano, Valmontone e infine Paliano.
Nei luoghi caratterizzanti la Consortile Terre di Pregio hanno edificato degli importanti monumenti: a Palestrina, sui resti del Tempio della Dea Fortuna Primigenia, fecero erigere una fortezza, che passò ai Barberini nel 1630; una fortezza la costruirono anche a Castel San Pietro Romano, che passò anch’essa nelle mani dei Barberini; a Cave nella metà del 400 edificarono il palazzo con annessa una torre di guardia; la Rocca di Cave viene occupata da Pietro Colonna nel 1100, ma poi venne restituita a Papa Pasquale II; a Capranica Prenestina la famiglia commissiona la chiesa di Santa Maria Maddalena, di cui oggi rimane solamente la torre campanaria del 1430 circa, con la splendida cupola bramantesca; Genazzano diventa feudo dei Colonna nel XIII secolo d.C., qui venne realizzata da prima una fortezza, che in seguito divenne il castello di famiglia dove nacque Oddone Colonna futuro Papa Martino V; nel territorio di Olevano edificarono un altro castello, attuale Palazzo Colonna-Marcucci, su una fortezza medievale eretta sulla rocca.
Girolamo Theodoli
La famiglia Colonna caratterizzò le vicende politiche e architettoniche anche dei luoghi che oggi comprendono il territorio della Valle del Giovenzano, nome che deriva dal fiume Giovenzano, affluente dell’Aniene, come ad esempio Cerreto Laziale, Gerano e Pisoniano. La famiglia Theodoli, originaria di Forlì, si stabilì a Roma nel XVI secolo, quando, nel 1570, però, con Girolamo Theodoli, acquistò le signorie di San Vito Romano, Pisoniano e Ciciliano e divenne la proprietaria indiscussa dei luoghi del Giovenzano. Qui fecero erigere o ristrutturarono castelli e palazzi di ottima manifattura che diedero lustro al territorio: a Sambuci i Theodoli divennero proprietari nel 1878 del castello eretto dagli Astalli nel XVI secolo d.C., già fortezza del XII secolo d.C.; il castello di Ciciliano, nell’anno Mille risulta essere stato donato all’Abbazia di Subiaco, che poi diventa di proprietà da prima della famiglia Colonna, poi della famiglia Borgia ed infine della famiglia Theodoli nel 1576, che ancor’oggi ne è la proprietaria; un altro palazzo che attualmente è ancora di proprietà della famiglia Theodoli è quello che si erge a San Vito Romano, realizzato su di un antico castrum del X secolo d.C., già di proprietà dei Colonna (anche questo indicato come il luogo della nascita di Martino V) e fatto ristrutturare insieme al borgo da Mario e Carlo Theodoli.
Silvia Baroni (guida turistica)