Museo Lorenzo Ferri
Il museo Civico Città di Cave fa parte del Sistema Museale Territoriale PRE.GIO. un gruppo di musei riuniti dei Monti Prenestini e della Valle del Giovenzano.
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Distante appena 42 Km da Roma, Cave è un centro dell’alta valle del Sacco, alle falde meridionali dei Monti Prenestini.
Il paese deve il suo nome alla presenza in loco di cave di pozzolana (tufo vulcanico) e breccia, scavate nel territorio per le esigenze della zona e della vicina città di Preneste (Palestrina).
Fin dai tempi più remoti la città di Cave si è caratterizzata come insediamento stabile contraddistinto in ambito antropologico e naturalistico da attività che hanno potenziato l’economia locale, portandola a diventare addirittura un’eccellenza rispetto alle zone limitrofe, come la raccolta delle castagne, la coltivazione del tabacco e l’allevamento del baco da seta.
Risale al Medioevo l’origine di Cave, citata in alcuni documenti come Castrum Trebanum.
Cave fu feudo di diverse famiglie nobili succedutesi nel tempo: i Caetani, i Conti, i Borgia, i Carafa.
Le famiglie, però, che seppero imprimere dei segni indelebili nella storia della città di Cave furono: gli Annibaldi e i Colonna. Quest’ultimi ebbero un ruolo importante durante i momenti concitati della firma del Trattato di Pace, che avvenne all’interno di Palazzo Leoncelli il 13-14 settembre del 1557 e sancì la fine della sanguinosa guerra di campagna.
La cittadina è caratterizzata dalla presenza di chiese di notevole interesse, con affreschi di notevole pregio.
Cave però si contraddistingue sul territorio per tre aspetti importanti: il Museo Civico “Città di Cave” sezione Lorenzo Ferri e Presepe Monumentale; il Percorso “Liberty” e il Parco Naturale Monumentale “Villa Clementi” e “Fonte di Santo Stefano”
Parco Naturale Monumentale “Villa Clementi” e “Fonte di Santo Stefano”
Il Parco era il grande giardino della Villa appartenuta alla famiglia Clementi, un territorio di 45 ettari costituito da coltivazioni e da piante secolari ad alto fusto.
Alla fine degli anni Sessanta del’900, una buona parte del parco, che comprendeva anche il terreno della Fonte di Santo Stefano, sorgente di acqua oligominerale utile per le malattie infiammatorie delle vie urinarie e per abbassare la pressione arteriosa, di cui si servì anche il sommo artista Michelangelo, nel periodo in cui lavorò alla Cappella Sistina, venne donata al Comune di Cave. Tale parco per volontà del Consiglio Comunale nel 2002, con provvedimento legislativo della Regione Lazio, è stato dichiarato “Monumento Naturale Parco della Villa Clementi e Fonte di Santo Stefano”.
Silvia Baroni - Guida turistica
Il museo Civico Città di Cave fa parte del Sistema Museale Territoriale PRE.GIO. un gruppo di musei riuniti dei Monti Prenestini e della Valle del Giovenzano.
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